In scena al teatro Sistina di Roma una divertente commedia che racconta l’esilarante e quanto mai tempestosa relazione fra due persone fragili e molto creative. E’ la descrizione in chiave di commedia un po’ romanzata del rapporto fra uomo e donna, costellato da paure e incomprensioni, da difficoltà emotive che spesso incrinano il quadretto amoroso che si è creato.

 

Lui è Vernon Ghersh, interpretato da un convincente Giampiero Ingrassia, compositore di grande successo ma in piena crisi creativa e dominato da mille nevrosi, lei è Sonia Walsk, qui Simona Samarelli, una paroliera decisamente inaffidabile e in più tormentata da un ex fidanzato geloso. Non è certo la prima volta che il pubblico italiano apprezza questa commedia fresca e briosa scritta dal celebre drammaturgo e autore di teatro americano Neil Simon, già famoso per opere come “La Strana coppia” e “Sweet Charity”, nel 1981 infatti il suo stile scanzonato era stato portato in scena da una giovanissima Loretta Goggi e un impareggiabile Gigi Proietti. Dopo diversi anni, verso la fine degli anni Novanta, è stata poi proposta un’altra versione diretta dallo stesso Proietti ma con protagonisti Gianluca Guidi e Maria Laura Baccarini. Oggi la magia si ripete e stavolta a dirigerla è lo stesso Gianluca Guidi che sembra seguire le orme del suo regista e da protagonista mutarsi appunto in regista. Attraverso questo stile ironico e le musiche originali di Marvin Hamlisch, noto musicista americano, e con le liriche di Carol Bayer Sager uno dei maggiori parolieri di musica pop ecco che l’opera prodotta da Guidi comincia a respirare e a conquistare il cuore del pubblico facendolo ridere e divertire. L’opera si rinnova assumendo un tono ilare, palpitante e moderno in tutti i suoi tratti e facilmente fruibile ruotando tutta intorno alle schermaglie amorose dei protagonisti attori –cantanti e alle loro nevrosi. Tutto però è trattato con garbo ed eleganza, non ci sono cadute né di ritmo né di stile, non vi sono impennate, è una vera partitura musicale fatta di ritmo e pause che esaltano l’abilità interpretativa di Ingrassia e Samarelli che recitano, cantano e ballano seguendo le coreografie curate da Stefano Bontempi. La loro energia travolge il pubblico che sembra essere condotto per mano da Guidi a cercare la verità attraverso soluzioni scenografiche leggere e semplici, in linea con gli anni Novanta, ma sincronizzate perfettamente ai cambiamenti spirituali e sentimentali dei due protagonisti. Gradevole, capace di far ridere e divertire è un’opera che vi conquisterà.