Nel testo “La brocca rotta” c’è tutto il genio di Heinrich von Kleist. Simbolo del lato tragico del romanticismo tedesco sorprende vederlo autore di una commedia, a detta di alcuni la più riuscita di tutto il teatro teutonico.

In questa unica commedia, quindi, che potrebbe essere vista come un semplice divertissement dell’autore del Principe di Homburg, esce fuori tutta la caratura e lo spessore di von Kleist costruttore di un testo perfetto nei tempi e nella struttura. Protagonista della commedia, ambientato in una paesino fiammingo, è il giudice Adamo, riproposizione del vecchio satiro, che tenta di soddisfare le sue non ancora sopite pruderie, con la giovane Eva, promessa del contadino benestante Rubert. Nella fuga concitata del giudice dalla casa della ragazza rompe una brocca che per la madre di Eva ha un valore affettivo particolare e per questo si reca dal giudice per il risarcimento che spera di ottenere da Rupert convinta che sia lui l’autore del danno. A complicare le cose ci si mette anche la visita dell’ispettore provinciale che in una sequenza inesorabile e magistrale finisce con l’incastrare il giudice fellone costretto alla fuga a gambe levate per i campi innevati di gennaio. Lo spettacolo vede la regia sobria ed efficace di Marco Bernardi, con sulla scena, uno spettacolare Paolo Bonacelli insieme agli ottimi Carlo Simoni e Patrizia Milani.   

Piergiorgio Mori
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