Al teatro Italia dal 8 al 18 novembre sarà in scena uno spettacolo dal successo senza tempo…Sogno di una notte di mezza estate è lo spettacolo più conosciuto e visto del grande bardo inglese e anche quello più amato in quanto coniuga mirabilmente il mondo reale con quello fantastico.

La storia dei quattro giovani innamorati, la recita degli artigiani, e lo scontro fra Oberon e Titania hanno da

sempre affascinato intere generazioni per la ricchezza delle suggestioni drammaturgiche e per il linguaggio

usato.

E’ rappresentazione del meraviglioso, è teatro nel teatro (vedi la recita di Piramo e Tisbe), è, in una sola

parola, teatro allo stato puro.

Lo spettacolo è particolarmente adatto a un pubblico giovane in quanto il tema principale, quello del

desiderio e dell’amore, coinvolge, appassiona e interessa quella generazione che si trova nell’età di

passaggio tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti. La ricerca e il raggiungimento dell’innamoramento

dei quattro giovani (Demetrio, Lisandro, Ermia e Elena) sono lo spaccato del fervido e immaginifico mondo

giovanile – in cui il sogno regna prima dell’inevitabile confronto con la realtà.

Questo allestimento vuole restituire, attraverso le suggestioni sonore di Stefano Saletti e la scenografia

digitale di Andrea Giansanti quel ‘meraviglioso’ che tutti noi cerchiamo, nel teatro come nella vita.

Protagonisti di questo nuovo allestimento undici giovani attori/cantanti che in un cambio continuo e gioioso

dei ruoli, vanno a ricoprire tutti i personaggi.

Il testo è un affresco di ogni società, valido oggi come allora; il linguaggio di Shakespeare, con le sue

complessità e profondità viene qui rispettato pur nella modernità della lingua contemporanea.

Questo allestimento ricolloca le storie in una realtà più vicina ai nostri giorni, restituendoci quel lato

complesso e misterioso dell’originale shakespeariano, con le sfumature e le profondità delle passioni dei

personaggi.

L’ambientazione è avvicinata all’oggi: abbandonando l’idea del bosco olografico, viene ricreato attraverso

l’uso sapiente delle nuove tecnologie, un luogo a metà fra una struttura circense e un grande parco dei

divertimenti, qualcosa che per sua natura è labirintica e familiare, soprattutto alle giovani generazioni.

Un luogo a metà fra sogno e realtà, dove accanto al gioco e alla fantasia può emergere il lato oscuro di ogni

uomo.

Fonte: Regista Maurizio Panici

Stefano Polidori
Latest posts by Stefano Polidori (see all)