«Milite Ignoto racconta il primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura […] Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione che si facesse carne viva.

Milite Ignoto è lo spettacolo di e con Mario Perrotta in scena il 17 febbraio al Teatro Manzoni di Monza. Tratto da “Avanti sempre” di Nicola Maranesi e dal progetto “La Grande Guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi, questo spettacolo è stato scelto da Radio 3 Rai per il centenario della Grande Guerra ed è stato finalista al Premio UBU 2015 come migliore novità italiana. Ha inoltre ottenuto il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Centenario della Prima Guerra Mondiale

<<Ho scelto questo titolo, Milite Ignoto – spiega Perrotta – perché da quel conflitto in poi il milite divenne, appunto, ignoto, dimenticato in quanto essere umano che ha un nome e un cognome. E una faccia, e una voce. Anche il nemico diventa ignoto, perché non ci sono più campi di battaglia per i “corpo a corpo”, dove guardare negli occhi chi sta per colpirti a morte, ma trincee dalle quali partono proiettili e bombe anonime, senza un volto. Uno sparare nel mucchio, un conflitto spersonalizzato in cui gli esseri umani sono ingranaggi della macchina della storia. Per questo ho rivolto la mia attenzione verso gli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli eventi dal loro particolarissimo punto d’osservazione, perché questo è il compito del mio teatro: esaltare le piccole storie per gettare altra luce sulla grande storia>>.

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Gloria Bondi
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