Quattro spettacoli itineranti (secondo i temi delle novelle), oltre trenta artisti tra attori e musicisti in scena, 12 palcoscenici (10 novelle, prologo ed epilogo) allestiti nel rigoglioso giardino di Villa Scheibler, musica, proiezioni e tanta poesia per riappropriarsi con orgoglio del nostro patrimonio culturale e al contempo celebrare l’unione dei popoli di cui l’opera del Boccaccio è uno straordinario esempio.

Per dodici sere, da venerdì 10 a martedì 21 luglio, la città di Milano ospiterà un mastodontico Decameron, da un progetto di Elisabetta Vergani e Maurizio Schmidt, con il sostegno di Fondazione Fiera Milano, con il patrocinio di Comune di Milano e inserito nelle attività Expoincittà. Un inno all’amore e alla gioia attraverso le più famose novelle di Giovanni Boccaccio divise in quattro diversi spettacoli, tutti itineranti ed immersivi per una festa luminosa e affascinante nell’incantevole cornice di Villa Scheibler, storica villa milanese progettata come dimora di caccia per Ludovico il Moro, trasformata per l’occasione da Farneto Teatro nella villa di Fiesole dove si ritrovano i giovani del Decameron. La regia dei quattro spettacoli (I casi della Fortuna in scena da venerdì 10 a domenica 12 luglio,

I casi dell’Amore da lunedì 13 al mercoledì 15 luglio, I casi dell’Ingegno da giovedì 16 a sabato 18 luglio, I casi della Virtù da domenica 19 a martedì 21 luglio) è di Maurizio Schmidt; in scena, tra situazioni spassose e crudeli, lingua lussureggiante e un ritmo da cabaret indiavolato, oltre 30 persone tra musicisti e attori – tra loro Elisabetta Vergani, Gigio Alberti, Elena Bucci e Marco Sgrosso –  per dar vita ai  personaggi di Calandrino e Masetto, Rustico monaco e messer Ciappelletto, protagonisti di uno dei capolavori della letteratura europea,  celebrazione gioiosa e pacifica dell’amore, inteso come liberazione  e scoperta, attraverso un percorso di 12 set – corrispondenti ad altrettante tappe, secondo l’antica tradizione della rappresentazione medioevale a stazioni – che il pubblico, diviso ogni sera in quattro gruppi, potrà attraversare. 

L’evento – in passato realizzato da Farneto Teatro a Corciano in Umbria –  è stato pensato per Villa Scheibler, in prima milanese, nell’ambito del progetto “Il teatro fuori dal teatro” con l’intenzione di riqualificare le aree periferiche della città e destinare ad un quartiere difficile eppure tanto vivo come Quarto Oggiaro un’opera fondamentale della narrativa europea,  straordinariamente popolare e capace di mettere in risalto con semplicità gli aspetti fondamentali della vita:  la passione, la gioia e la pace ma anche il decoro, la ragionevolezza, la sincerità. Ed è così che la storica villa milanese, progettata come dimora di caccia per Ludovico il Moro, sarà trasformata per l’occasione nella villa di Fiesole dove si ritrovano i giovani del Decameron.

Gloria Bondi
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