Apre la stagione del Teatro Alta Luce un lavoro corrosivo e irriverente scritto e diretto da Andrea Tibaldi, secondo capitolo, dopo “Variegato all’amore”, di un ideale tributo al varietà interpretato in chiave noir.

Uno spettacolo dal retrogusto amaro per rendere omaggio al teatro di rivista e al varietà italiano celebre dagli anni cinquanta agli anni settanta. I protagonisti sono fantocci, ballerine e signorini, di un mondo ormai sbiadito che a ritmo di tip tap si scontrano e lottano tra loro per sopravvivere nel durissimo ambiente dello spettacolo, in cui non esistono colpi bassi e in cui un momento di celebrità si può dover pagare con la vita. Con una tagliente e acida ironia Andrea Tibaldi ci conduce per mano in un tempo nostalgico e con eleganza e delicatezza ci invita a guardare dietro le maschere, tra grotteschi siparietti e  colpi di scena, languide danze e ciniche storie. 

Tra gli ospiti speciali ci saranno Jumping Joe&Friends, capitanati dal coreografo e ballerino Joe Lampugnani, con i loro esuberanti numeri di tip tap.

L’odio è il tema principale attraverso il quale prendono vita i caustici personaggi diventati ormai l’ombra di clown sbiaditi dal tempo, un tempo in cui il circo e il teatro si fondevano creando un genere tutto nuovo: il Varietà, per l’appunto. I protagonisti lottano tra loro per riconquistarsi la celebrità, per essere di nuovo riconosciuti, per avere un posto da protagonisti sul palco, utilizzando qualsiasi arma: baci al veleno, fiabe tuttal’altro che rassicuranti, suocere irriverenti, madri possessive, signorini accidiosi e signorine nient’affatto per bene.  I nervi sono tesi ma è bene nascondere la tensione perché lo spettacolo ha inizio.

In scena: Lara Guidetti, Cecilia Vecchio, Marino Campanaro, Andrea Tibaldi. Al piano: Andrea Parazzoli.

Gloria Bondi
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